NEPI, tra reminescenze Falische, Romane, Borgiane e Farnesiane

nepi1Nepi, piccolo e ridente centro della Tuscia meridionale, è sicuramente un luogo piacevole in cui passare una mezza giornata, magari abbinandone la visita a quella di qualche altro famoso luogo situato in zona, come Sutri o il Palazzo Farnese di Caprarola.

Si dice che Nepi sia stata fondata dal mitico Termo Larte addirittura 542 anni prima di Roma; quello che è sicuro è che le origini del paese sono legate alla popolazione falisca, della cui presenza rimangono preziosi reperti esposti presso nel museo civico, insieme a due ricostruzioni di tombe, una collezione di ceramiche rinascimentali e a resti di epoca romana. E la testimonianza dei Romani a Nepi ce la danno anche lenepi2 Catacombe di Santa Savinilla, interamente scavate nel tufo e contenenti più di mille sepolture tra le quali furono rinvenuti i resti mortali dei SS patroni Romano e Tolomeo.  Passeggiando per Nepi si ammireranno inoltre l’acquedotto settecentesco del Barigioni con le sue possenti arcate, i bastioni e la muraglia difensiva progettate dal Sangallo e i resti della Rocca Borgiana, legati alla figura della bella Lucrezia,il cui passato a Nepi viene ogni anno fatta rivivere in estate durante “il Palio dei Borgia”. Si prosegue poi conil duomo e la sua cripta longobarda, la piazza dominata dal palazzo comunale, porta romana e porta Nica, sotto le quali ritroviamo ancora i basoli della via Amerina e, infine, il paesaggio, fortemente connotato dalla profonda forra che circonda lo sperone tufaceo su cui si allunga in posizione dominante la città.